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Biblioteca Nazionale Marciana

Dopo la caduta di Costantinopoli per mano turca il cardinale greco Bassiaronesi assunse il compito di salvare le testimonianze scritte della civiltàellenica. Riuscì a raccogliere circa mille codici e nel 1468 liaffidò allo Stato veneziano che promise di collocare i volumi in unasede degna e di consentirne la pubblica lettura. Nel 1474, completata ladonazione, fu redatto un inventario di 1024 titoli. Questo può essereconsiderato come il primo nucleo della "Biblioteca di San Marco".
Nel 1589 ai libri del Bessarione si aggiunge un primo importante incrementodovuto alla donazione d'un professore di botanica di Padova dei suoi 2.200libri a stampa.Nel Seicento e soprattutto nel Settecento molte altre donazioniandarono ad arricchire la biblioteca. Caduta la Repubblica Veneta nel 1797la Marciana venne depredata dai francesi; passò sotto il controllodel governo austriaco, di nuovo sotto quello francese ed ancora sotto quelloaustriaco. Nel 1866 Venezia viene annessa al Regno d'Italia e l'anno dopola Marciana viene proclamata Biblioteca Nazionale.Oggi la biblioteca cura l'aggiornamento delle sue raccolte soprattuttonei campi della filologia classica e della storia veneta e vengono fattianche acquisti di libri antichi, privilegiando i manoscritti sulla storiapolitica e culturale di Venezia.La collezione odierna ammonta a circa un milione di pezzi, includendo 13,003volumi manoscritti e 2,884 incunabola per un totale di più di 35,000 visitatori all'anno.

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