Istituzioni di Ricovero e di Educazione
- Venezia
Archivio I.R.E.
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I.R.E. Istituzioni di ricovero e di educazione sono la riunione delleIPAB (istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza) di Venezia primaamministrate dalla Congregazione di carità. L'ente possiede un grande patrimonio monumentale e di arte nonché unarchivio storico che documenta la vita secolare di ospedali e istituti della Repubblicadi Venezia; l'archivio è riconosciuto di notevoleinteresse storico dalla soprintendenza agli archivi del Veneto ed èaperto al pubblico.
È un ente pubblicoistituito con decreto reale del 20 marzo 1939.
Gli istituti attualmente in funzione sono: Casa di riposo Santi Giovanni ePaolo e Cà di Dio; pensionato Muneghette; 13 ospizi per anziani nellacittà di Venezia e isole; una comunità alloggio per ragazze e una casa-famiglia per ragazze madri.
Nota storica | L'archivio storico I.R.E. | I fondi archivistici | Prospetto dei fondi archivistici
Le collezioni artistiche | Biblioteca | Bibliografia
Gli archivi più che millenari delle opere pie veneziane sono confluitida più di 50 anni nell'I.R.E. Istituzioni di Ricovero edi Educazione - Venezia, ente che le riunisce sottoun'unica amministrazione dal 1939.
La prima opera pia, un ricovero destinato a pellegrini, poveri e ammalati, sifa risalire all'anno 939. Più tardi numerosi altri luoghi pii nacquero eoperarono nei secoli della Serenissima fino alla sua caduta del 1797. Ognuno diquesti era amministrato da una congregazione di laici (patrizi e cittadini) chelegiferava e deliberava in totale autonomia, ma nel 1807 tutte le forme diassistenza vennero riunite sotto la Congregazione di Carità,denominazione questa che verrà ripresa nel 1861 dal governo austriaco per distinguere le opere diassistenza di ricovero da quelle elemosiniere, sostenute invece dalla Commissione di pubblicabeneficenza.
All'interno di detta Congregazione sorsero agli inizi dell'800 diversiorfanotrofi e una casa di riposo per anziani, mentre continuarono ad operare lestoriche opere pie come le Zitelle, i Catecumeni, le Penitenti e la Ca' diDio.
Nel 1880 la Congregazione di Carità dell'Italia postunitaria portò a compimento il processo di unificazionedi tutte le opere pie in un'unica amministrazione, realizzando cosìil progetto a lungo perseguito dai governi francese ed austriaco.
Con la legge fascista del 1937 le Congregazioni di Carità divennero Enti Comunali di Assistenza (ECA), con la possibilità di decentrare gli Istituti di ricovero; da ciò deriva la nascita nel 1939 dell'IRE con lo scopo di amministrare appunto gli istituti di ricovero per anziani e minori. ECA ed IRE per ragioni di funzionalità amministrativa furono federate dal 1941 al 1975, quando gli ECA furono soppressi. L'archivio IRE conserva dunque anche gli atti dell'ECA.
L'organizzazione d'un ospedale o pio istituto a Venezia era strutturata sulmodello degli organi di governo: il consiglio d'amministrazione, le elezioni,lo statuto, i regolamenti, la gestione patrimoniale sono analoghi aquelli delle magistrature della Repubblica. L'archivio di un antico ospedale può esseredunque un buon campione per tutti gli ambiti della storia veneziana e per analogia anche della storia di altri stati italiani dell'ancien regime.
Le antiche opere pie i cui archivi appartengono ora all'I.R.E. sono:
OSPEDALETTO
ZITELLE
CATECUMENI
SOCCORSO
MENDICANTI
PENITENTI.
Dai fondi documentari di questi istituti la Congregazione di caritànell'Ottocento prelevò diversi titoli di possesso al fine di costituireun "archivio patrimoniale" a tutt'oggi conservato e consultabile. Va inoltremenzionato l'ingente deposito all'Archivio di Stato di Venezia, avvenuto nel1878, di interi fondi e di una serie di pergamene e altro materiale di notevoleinteresse.
Caratteristica è la serie dei testamenti e delle commissarie, a volteinteri archivi familiari. La varietà del materiale è esemplareperché comprende antichi titoli di possesso, transazioni, livelli,affittanze, libri contabili, disegni catastali, lettere ducali, brevipontifici, insieme a documenti minori, quelli della povera gente, fontiraramente presenti nei pubblici archivi: una petizione, una ricevuta, unafattura artigianale.
L'archivio storico dell'I.R.E. rappresenta una delle principali fonti per lastoria della beneficenza e dell'assistenza medica a Venezia (la massadocumentaria conservata si estende dalla metà del XIII secolo ai giorninostri); è inoltre fonte di notizie riguardanti la genealogia dinumerose famiglie, la storia dell'economia, dei mestieri, della musica,dell'urbanistica, della spiritualità.
Gli archivi delle opere pie qui conservati sono stati riordinati e suddivisiognuno nelle seguenti serie:
CAPITOLARI
NOTATORI
CATASTICI E RUBRICHE
LIBRI CONTABILI
COMMISSARIE
ALTRI TITOLI DI POSSESSO
MISCELLANEE.
L'archivio dell'I.R.E. conserva la documentazione storica dell'assistenzapubblica veneziana dai tempi della Serenissima ai giorni nostri.
I fondi antichi riguardano l'Ospedale dei Derelitti ai SS.Giovanni e Paolo (detto Ospedaletto, sorto nel 1528), la Casa dei Catecumeni(1557), la pia casa delle Zitelle alla Giudecca (1559), la Casa del Soccorso(1580), la pia Casa delle Penitenti di S; Giobbe (1700), le Pericolanti(1784).
I fondi parziali di istituti dell'antica repubblica interessanola storia dell'Ospedale dei Mendicanti (risorto nel 1600 alle Fondamente Nuove,ora sede dell'Ospedale Civile), la Ca' di Dio (1272) e gli Ospizi medievali(dal sec. X al XVIII), un tempo gestiti dai Procuratori di San Marco. La partepiù consistente di questa documentazione fu depositata dell'800all'Archivio di Stato dalla Congregazione di Carità.
I fondi ottocenteschi comprendono appunto: la Congregazione diCarità (1807), la Casa di Ricovero (ex Ospedaletto) con gli Ospizisparsi, gli Orfanotrofi maschile e femminile, l'Istituto Manin, le Zitelle, lePenitenti, la Ca' di Dio, la Casa di Ricovero e di Mendicità di SanLorenzo e per il breve periodo dal 1861 anche l'Ospedale Civile e l'Istitutodegli Esposti.
Il fondo dei testamenti antichicomprende una selezione di più di 1000 lasciti della beneficenza dalsec. XIII al XVIII. Il fondo Patrimoniale documenta invece tuttii legati e le fondazioni sia istituzionali che elemosiniere e parrocchiali dalXIII ad oggi.
Interi archivi familiari ordinati per buste dagli stessidonatori, costituiscono una testimonianza storica che oltrepassa la vicendacaritativa: Antonio Massarini 1707, Francesco Moro 1745,Giovanni Formenti 1748 (erede di Pietro Ottoboni), Marina NaniDonà 1786, Caterina Casser Benzi Zecchini 1837, GiovanBattista Sceriman 1853, Giovanni Conti 1865, Vincenzo OmobonAstori 1876.
Un archivio musicale è stato lasciato dal sacerdotemusicista don Germanico Bernardi alla Casa di Riposo nel 1849 e consta di 475manoscritti e stampe musicali del Settecento e primo Ottocento.
Di altrettanto interesse è il fondo fotografico di TomasoFilippi, pervenuto per donazione di Elvira Filippi nel 1982.
Inoltre l'I.R.E. ha ereditato: nel 1975 l'Archivio dell'E.C.A.(Ente Comunale di Assistenza), per ragioni di Federazione; l'Archivio delPio Luogo della Maddalena a San Raffaele (sorto nel 1361) el'Archivio della Fondazione G. Groggia (1939).
Dalla Soprintendenza archivistica l'I.R.E. ha ricevuto in consegna l'archiviodell'Opera Asili di Carità per l'Infanzia (1836).
La consistenza di tutto l'archivio si può quantificare in circa 2000buste e 1500 registri.