Via dei Gerolimini, 6 I-47100Forlì
Centralino | +39 543 31217 |
Fax | +39 543 31678 |
Orario di apertura al pubblico | tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle 13.30 il giovedì dalle 8.30 alle 17.00 |
Periodo di chiusura al pubblico | chiusura estiva dal 10 al 20 agosto |
L'Archivio ha ereditato dalla biblioteca comunale cittadina la parte piùantica della documentazione. Conserva anche documenti relativi a provincelimitrofe, nonché la documentazione riguardante la cosiddetta Romagnatoscana, cioè la fascia appenninica della province, che fece parte delgranducato di Toscana fino al 1859 e poi della provincia di Firenze fino al1923.
L'Archivio storico comunale comincia in pratica col 1491, data del pezzopiù antico, il cosiddetto <Libro Madonna> (1491-1504), che siriferisce alle signorie di Caterina Sforza (1488-1499), di Cesare Borgia(1499-1503) e degli ultimi Ordelaffi (1503-1504).
Col 1504 Forlì entrò a far parte dello Stato pontificio.
Oltre al fondo del Comune (1491-1807), si ricordano: l'archivio del Sacronumero dei novanta pacifici (1540-1804), magistratura costituita perristabilire e mantenere la pace cittadina, il fondo Governatore,podestà e giudicature minori (1491-1797) in cui è raccoltadocumentazione di carattere giudiziario; l'archivio del Capitano poi Vicariodi Bagno di Romagna (1531-1883), archivio giudiziario di uno dei centridella Romagna toscana.
Con la pace di Tolentino (1797) la Romagna fu unita alla repubblica cispadana eForlì divenne capoluogo del dipartimento del Rubicone (1798-1813).
Di questo periodo i fondi: Amministrazione centrale poi Prefetturadel dipartimento del Rubicone (1798-1815), Tribunale di commercio diRimini (1804-1815) e gli Atti dello stato civile (1806-1815).
Dal luglio 1815 Forlì tornò allo Stato pontificio e nel 1816divenne sede di legazione apostolica. L'archivio della Legazioneapostolica (1815-1859) comprende anche documentazione prodotta dalleamministrazioni camerali delle tre legazioni di Forlì, Ravenna e Ferrara(1815-1830).
Dalla Restaurazione si conservano i fondi del Tribunale civile ecriminale (1816-1859), del Tribunale di commercio di Rimini(1816-1860), del Tribunale di Rocca San Casciano (1860-1923) e dellaCorte d'assise (1860-1947), nonché l'Ufficio del Registro diRimini (1861-1943), l'Ufficio di leva (1841-1925) e i Distrettimilitari di Forlì e Ravenna (1859-1900), lo Stato civile(1866-1930).
Dei fondi provenienti da istituzioni non statali si ricordano: gli archivi delComune di Forlì (1797-1945), della Provincia di Forlì(1831-1967); gli archivi notarili di Forlì e di numeroselocalità della provincia (1342-1918), l'archivio delle Corporazionireligiose (1115-1865).
Di un certo interesse sono i catasti: Catasti del Forlivese(1553-1880); Catasto Calindri (1668-1886); Catasti della Romagnatoscana (1453-1941); Catasto gregoriano (1835-1922); Catastodella Romagna toscana del 1834 (1834-1952); Cessato Catasto Urbano(1862-1961).
Tra gli archivi privati vale la pena di menzionare l'archivio Dall'AsteBrandolini (secoli XII-XIX) e l'archivio del senatore AlessandroSchiavi (1890-1965).
Un cenno ancora meritano la raccolta di pergamene (1152-1775).
Tra gli archivi recentemente versati si può ricordare l'Ufficio delGenio Civile (1803-1972).