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Candia: l'esercito e le nazioni
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Un viaggiatore, Samuel Keichel, nota arrivando nell'isola di Candia  nel corso del 1589 che vi sono italiani, tedeschi, svizzeri, inglesi, francesi cui si devono aggiungere i cavalleggeri greci. Secondo quanto scrivono i Baili  veneziani dell'isola, i soldati italiani e corsi offrono un certo affidamento, mentre secondo Tomio Pompei -- esponente di una prestigiosa famiglia veronese al servizio della Serenissima  nel mestiere delle armi -- afferma che gli "oltramontani" (tedeschi e svizzeri) sono ritenuti "riuscire a proposito per prender posti e per conservargli" e di essere "impetuosi ed ostinati". I cavalleggeri levantini -- croati, albanesi, greci -- invece sono giudicati negativamente, naturalmente indisciplinati e violenti nei confronti della popolazione civile.

In tempo di pace la guarnigione ordinaria del Regno è composta prevalentemente da individui provenienti dall'Italia centrale, tradizionale serbatoio di reclutamento della Serenissima. Tra il 1575 e il 1576 dei ventiquattro ufficiali del presidio di Candia (23 capitani ed un colonnello) solo due bresciani provengono dai territori sottoposti alla Serenissima, mentre la maggior parte proviene dagli Abruzzi, dalle Marche, dall'Emilia. Si può ipotizzare che anche buona parte dei soldati delle guarnigioni provenisse dalle regioni degli stessi capitani, in quanto era pratica diffusa che questi ultimi reclutassero gli uomini nelle proprie zone d'origine.


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